Iperestrogenismo nel furetto:
L’iperestrogenismo è una grave malattia che può colpire le furette a partire dalla maturità sessuale.
Il ciclo riproduttivo di questa specie è influenzato dal fotoperiodo, i giovani furetti raggiungono la maturità sessuale generalmente la primavera successiva alla nascita.
I furetti tenuti come pet possono anticipare la stagione riproduttiva a causa dell’illuminazione artificiale presente nelle nostre abitazioni.
La furetta ha un ovulazione indotta dall’accoppiamento, quindi se questo non avviene, la produzione di estrogeni si mantiene alta per tutta la stagione riproduttiva che va da marzo fino a settembre.
Gli estrogeni, a livelli elevati nel torrente circolatorio per lunghi periodi, hanno un effetto tossico sul midollo osseo causando diminuzione di tutte le popolazioni cellulari del sangue.
I segni clinici dell’iperestrogenismo sono:
Gonfiore della vulva, depressione, anoressia, alopecia bilaterale simmetrica, pallore delle mucose per l’anemia, infezioni per la diminuzione dei globuli bianchi, emorragie cutanee o interne per diminuzione delle piastrine. Talvolta l’iperestrogenismo è associato anche a patologie uterine.
Con una visita clinica si può emettere il sospetto di iperestrogenismo. Effettuando un esame emocromocitometrico ed ecografia addominale si può fare diagnosi e valuta la prognosi. Purtroppo oltre un certo grado di anemia, la prognosi è infausta, ma se l’esame del sangue mostra ancora valori accettabili si può effettuare la terapia.
Il calore nella furetta è facile da riconoscere, si manifesta con un notevole aumento di volume della vulva.
Per il proprietario è importante saper riconoscere l’estro ed essere a conoscenza dei rischi a cui va incontro l’animale se questo dura troppo a lungo.
In tutti i casi, compresi i soggetti da riproduzione, si consiglia di non prolungare l’estro oltre 2-4 settimane.
Se non interessa far riprodurre l’animale si può prevenire questa patologia sterilizzando chimicamente la furetta. Nei furetti si preferisce la sterilizzazione chimica perché quella chirurgica in questa specie può predisporre alla comparsa della malattia surrenalica.
A cura della Dott.ssa Alessandra Rosseti